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Come gli altri artropodi, i ragni effettuano la muta nel crescere in quanto le loro cuticole non sono estensibili. In alcune specie i maschi approfittano di una femmina che ha fatto da poco la muta per accoppiarsi con meno rischio di essere divorati in quanto essa è indebolita per lo sforzo fatto.I dettagli fisici esterni da cui possiamo intuire che è prossima la muta comprendono un'opistosoma più grosso del solito, in evidenza soprattutto se il ragno è giovane, e la perdita dei peli urticanti che lo fa divenire glabro a chiazze. A questo punto il ragno si sdraia supino in modo da avere la possibilità di muovere più agevolmente le zampe. Poi, grazie ad alcuni enzimi, la parte superiore del cefalotorace si spacca consentendo al ragno di sgusciare fuori dalla vecchia pelle un poco alla volta con movimenti lenti. La pelle dell'opistosoma si spacca lateralmente e quindi vengono rinnovati anche organi esterni come le filiere e i polmoni a libro. Nel caso abbia subito mutilazioni in passato, il ragno è in grado di ricostruire l'arto mancante, anche se inizialmente sarà di dimensioni più piccole degli altri, dimensioni che recupererà una muta dopo l'altra. (da Wikipedia)